Social Research Lab

Il contesto

L’attività delle imprese sta vivendo profonde trasformazioni: la crescita sostenibile sta divenendo sempre più essenziale e ciò non solo per il terzo settore ma anche per le imprese profit. I 17 obiettivi di sviluppo sostenibile OSS (Sustainable Development Goals SDGs) e i 169 sotto-obiettivi ad essi associati costituiscono il nucleo vitale dell’attività di tutte le imprese. Essi tengono conto in maniera equilibrata delle tre dimensioni dello sviluppo sostenibile che occorre curare e nutrire: economica, sociale ed ecologica.

È quindi essenziale valutare l’impatto sociale generato dalle imprese profit e non profit ricordando che “valutare” significa “attribuire un valore” e non meramente misurare e giudicare.

La dimensione economica è sempre molto forte ma anche il valore sociale creato dall’attività ha un ruolo fondamentale che sta divenendo sempre più importante e determinante. In particolare nel terzo settore la dimensione sociale non è un obiettivo ma una caratteristica connaturata in questo tipo di impresa.

Se ci si sofferma sul concetto di sostenibilità diviene evidente come questa dimensione non sia una questione etica o legale relativa al solo terzo settore: creare valore sociale/ambientale sta da un lato diventando una necessità, dall’altro orientando il business model di qualsiasi attività aziendale.

I vantaggi

I vantaggi che derivano da un percorso di valutazione sociale ed economica sono molteplici: permette agli enti del Terzo settore di dare evidenza alla loro attività in termini di quel valore aggiunto che contribuisce ad alimentare il capitale relazionale dell’impresa stessa. Rendicontare poi ad un soggetto finanziatore i benefici che il suo impegno economico ha generato nei confronti dei destinatari e della collettività non solo favorisce un clima di maggiore trasparenza, ma rinforza tra i soggetti coinvolti la reputazione, la fiducia e, in prospettiva, la possibilità di incrementare le risorse economiche e umane.

Un ulteriore motivo per attivare processi di misurazione dell’impatto risiede nella capacità di accrescere il potere di negoziazione e la capacità di dialogare con le istituzioni locali e regionali. Infine, l’attività di misurazione permette alle imprese sociali di valutare, ossia ‘dare valore’ alle relazioni intese come capitale sociale generato nel tempo con la loro attività, dando così evidenza della trasformazione apportata nei confronti della comunità e dei territori in cui esse operano.

Il nostro impegno

Partendo da questi presupposti, Economics Living Lab è da anni impegnata nell’offrire supporto e consulenza agli enti del Terzo settore nella progettazione di percorsi di valutazione di impatto sociale ed economico ‘su misura’ – fuori dalla logica del ‘one size fits all’ e senza proporre strumenti standardizzati – basati sui bisogni specifici di ogni singola realtà organizzativa. Elemento chiave della proposta di ELL è la condivisione e la co-progettazione con l’ente del Terzo settore fin alle prime fasi di tutto il processo di valutazione.

Il framework logico all’interno del quale ELL colloca la pianificazione di un progetto per la valutazione di impatto sociale è la value chain (catena del valore), che consente di agire, per esempio nei confronti degli ETS, nel pieno rispetto della definizione di impatto sociale contenuta nel Codice del Terzo settore” (D. Lgs. 3 luglio 2017, n. 117) e permette di enucleare i diversi passaggi in cui si esplica la teoria del cambiamento.